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VDH Bundessieger
19 ottobre 2003

Il gelo e il sole hanno caratterizzato il weekend tedesco della Bundessieger: un ottobre che segna temperature invernali in Italia non poteva del resto risparmiare la parte nord della Germania. Così di primo mattino, imbottiti noi e i cani con piumini e coperte, ci siamo avviati all’Expo di Dortmund, tra le più importanti tedesche, con mille speranze e curiosi di sapere quale giudice fosse stato assegnato ai nostri standard duri.

Arrivati al ring con relativa facilità, dovuta agli anni di frequentazione dell’evento dei miei compagni di viaggio, scopriamo che giudice degli standard a pelo duro femmine è il tedesco Andreas Tornau, mentre dei maschi l’austriaco Gerhard Held. Le altre razze vengono assegnate invece al francese Ernets Ley e ai tedeschi Iris Steigmuller Werner Walter e Gisela Werner.

Ci guardiamo un po’ intorno, ma non troviamo nessun altro espositore italiano. Peccato: l’evento è importante e segna una tappa fondamentale per gli allevatori e di conseguenza è un’ottima vetrina per capire come i tedeschi lavorano e su cosa puntano per il futuro della razza.

Conosciamo alla perfezione lo Standard e contiamo che venga rispettato alla lettera. In realtà, visto da bordo ring, non tutto è chiaro. Sicuramente viene data un’importanza fondamentale al peso degli standard e questo ce lo aspettavamo: devono pesare circa 9 kg. (secondo lo Standard), al limite possono arrivare a 10 kg. (secondo il commento allo Standard). Ma ritrovare vincenti nelle varie classi cagnoline di circa 6-7 kg., senza ossatura, testa e con appiombi non ottimi, sembra eccessivo, soprattutto quando nel ring sfilano anche cagnoline sicuramente più corrette, di circa 8-9 kg. Principalmente per questo motivi i nostri soggetti vengono allontanati o piazzati in posizioni di retrovia. Ci restiamo molto male e non condividiamo la posizione del giudice tedesco. Passiamo ai maschi dove la gare si è svolta in modo più attento e vicino allo Standard. Due ottimi secondi posti con RCAC di Orzoro della Val Vezzeno (in Classe Campioni) e Tocai della Canterana (in Classe Lavoro) contro avversari di tutto rispetto ci risollevano un po’ il morale.

Certo è che almeno un soggetto italiano nello show finale che elegge il Bundessieger e il Migliore di Razza non ci sarebbe stato male. Lo dico sia per spirito patriottico, sia perché realmente credo che nel complesso i nostri soggetti in gioco fossero realmente all’altezza dell’evento.

Parlo di show finale perché, come forse non tutti sanno, a differenza delle nostre gare, delle Europee o delle Mondiali, i soggetti vincitori delle singole classi non si scontrano immediatamente per eleggere il Bundessieger e in seguito per il BOB, ma devono attendere il verdetto del pomeriggio, fattore che crea un’attesa ancora più gustosa.

Solo a giudizi terminati, infatti, i vari giudici si riuniscono in un ring più grande, dove assegnano o no i vari titoli in palio della giornata.

In primis vengono allora chiamati i migliori giovani, maschio e femmina, di una razza per la decisione finale (Bundesjugendsieger) e per la premiazione ufficiale, seguiti dai soggetti classificati al primo posto nelle altre classi della medesima razza (prima i maschi e poi le femmine), dallo scontro dei quali escono i CACIB del giorno e cioè il Bundessieger maschio e femmina. A questo punto i due Bundessieger giovani e i due Bundessieger adulti si scontrano nell’ultima batteria che elegge il BOB e cioè il soggetto che salirà nel Raggruppamento a rappresentanza della sua razza. E’ chiaro che tutto questo crea grande emozione e permette a tutti gli spettatori presenti di godersi i migliori bassotti delle varie razze in un unico ring.

Nota di folklore, per me del tutto nuova essendo la mia priva volta, il gruppo di suonatori di corno, in alta uniforme, che suonano una mezz’ora prima dell’inizio dei giudizi e introducono in un’atmosfera veramente particolare. Qui sì che si sente che il bassotto è principalmente un cane da lavoro, oltre che un piacevole compagno di avventura e di… divano.

Lucia Ranza

(da “B come Bassotto”, Periodico Ufficiale d’Informazione dell’A.B.C., anno IV, nr. 4, dicembre 2003