Ricordate Ottimo Massimo, il bassotto che attento e curioso seguiva “da terra” i movimenti “aerei” del Barone Rampante di Calvino, concedendosi ogni tanto piacevoli scorrazzate solitarie lungo tracce di selvatico, per poi tornare a dare il suo affidabile appoggio all’amico sugli alberi?

Non so se Italo Calvino abbia mai posseduto un bassotto, ma certo aveva avuto modo di conoscere a fondo la razza.

Sì, perché il bassotto è proprio un “ottimo massimo”, piccolo grande cane, capace insieme di darsi completamente al padrone e mantenere una fiera e caparbia individualità, di giocare sereno con i bambini di casa e diventare un temibile guardiano, di occupare appagato e tranquillo letti e divani (naturalmente se gli viene permesso) e lanciarsi con innate doti venatorie in campi, boschi e ruscelli, forieri di insostituibili avventure di caccia.

Il Carattere

Di natura affidabile, né pauroso né aggressivo, con temperamento equilibrato, il bassotto è un insostituibile cane da compagnia, e viene generalmente acquistato come tale, ma è anche un cane da caccia appassionato, perseverante, svelto e dotato di fine olfatto, e viene spesso utilizzato con eccellenti prestazioni in tana e superficie.

 

Le Origini

Cani con gli arti corti molto simili al nostro bassotto si possono già trovare in incisioni e sculture medievali, per non parlare di un interessante bassorilievo egizio della XII dinastia faraonica databile intorno al 2000 a.C. Non vogliamo certo “offendere” il nostro bassotto, ma le sue “zampette” sono sicuramente frutto di una mutazione genetica. Ancora oggi è facile trovare nelle cascine della campagna meticci con arti corti, talora cortissimi, e di conseguenza corpi sproporzionatamente lunghi.

Nel corso degli anni l’uomo ha lavorato su questa caratteristica, selezionando soggetti sempre più idonei a cacciare in tana e superficie. Con tutta probabilità il primo a essere selezionato fu il pelo corto, poi il duro (attraverso incroci con lo schnauzer e il dandie dinmont terrier) e il lungo (con il wachtelhund, lo spaniel tedesco).

Nato in Germania e già presente alla prima esposizione canina di Berlino del 1883, è del bassotto il primo Standard redatto nella storia della cinofilia nel 1879.

Un Gruppo, Nove Razze

Diviso secondo taglia (Standard, Nano e Kaninchen) e tipo di pelo (corto, lungo, duro) in nove razze, il bassotto costituisce il Gruppo IV della F.C.I. (Federazione Cinologica Internazionale).

L’appartenenza a una delle tre taglie viene stabilita in Italia al compimento del dodicesimo mese d’età in un raduno di razza o in un’esposizione nazionale o internazionale.

Il soggetto viene sottoposto alla cosiddetta “misurazione” a opera solo di un giudice specialista che, dopo aver controllato che sia esente da ogni difetto che escluda dalla riproduzione, misura con un centimetro la sua circonferenza toracica.

Le Taglie

Una volta effettuata e registrata questa operazione, il nostro bassotto entrerà a tutti gli effetti a far parte di una delle nove razze, e potrà essere ammesso alla riproduzione.

Secondo l’ultimo Standard di razza tedesco (F.C.I. nr. 148 del 09/05/01):
il bassotto di taglia Standard deve avere una circonferenza toracica superiore ai 35 cm. e un peso limite di circa 9 kg.;
il Nano una circonferenza toracica superiore ai 30 e fino ai 35 cm;
il Kaninchen una circonferenza toracica fino ai 30 cm.

Laura Ranza
(da “Gazzetta della Cinofilia Venatoria”, nr. 3, marzo 2006)

A short article published on an Italian magazine on the origins and type of Dachshunds according to the F.C.I. nr. 148 (01/05/09) Standard.

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