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Le prime cucciolate

Nel giugno 1992 fui letteralmente stregata da una femmina a pelo duro fulvo, ne attesi impaziente i figli e con orgoglio scelsi il mio primo “biondino”. Da allora con mia sorella Lucia mi dedico con tenacia, coraggio e grande passione alla continuazione di un manto così poco diffuso in Italia. Le cucciolate che ho fatto finora non possono certo bastare alla definizione di una teoria sul foglia secca, ma con piacere metto la mia piccola esperienza a disposizione di chi voglia approfondire il tema, se non altro per quanto riguarda la qualità del pelo e la diversa percentuale secondo la quale si è presentato il colore.

L’esperienza è iniziata nel 1992 e ha coinvolto 4 soggetti fulvi (Ff1, Fm1, Fm2, Fm3) e 9 cinghiale (Cm1, Cf1, Cf2, Cf3, Cf4, Cf5, Cf6, Cf7, Cm2) (vedi schema PDF: 11k).

PRIMA CUCCIOLATA (agosto, 1992, All. della Canterana).
Dalla femmina Ff1 e dal maschio Cm1 sono nati 1 femmina fulva, 3 maschi fulvi (tra cui Fm1) e 1 maschio cinghiale. In questo caso una maggiore percentuale del biondo.

SECONDA CUCCIOLATA (dicembre, 1994, All. della Canterana).
Dalla femmina Cf1 e dal maschio Fm1 abbiamo ottenuto 1 femmina fulva, 2 maschi fulvi (tra cui Fm2) e 1 maschio cinghiale. Ancora una prevalenza del foglia secca.

TERZA CUCCIOLATA (febbraio, 1998).
Dalla femmina Cf2 e dal maschio Fm2 sono nati 1 femmina fulva, 1 femmina cinghiale e 1 maschio fulvo.
E’ stata la mia prima cucciolata, che seguo tuttora con particolare affetto, e mi sono via via fatta alcune idee. Innanzi tutto al momento mi era sembrato erroneamente facile ottenere il biondo. Fin dall’inizio avevo avuto due cuccioli su tre e in più di entrambi i sessi.
Con il passare del tempo poi ho avuto modo di osservare la differenza della qualità dei loro mantelli.
Cf2 non è una cinghiale con quello che potremmo definire un ottimo pelo, ma Fm2 ha una buona tessitura e dei due foglia secca, uno è decisamente simile alla madre mentre l’altro è forse migliore del padre.

QUARTA CUCCIOLATA (maggio, 1998).
Dalla femmina Cf3 e da Fm2 ho avuto solo 2 maschi cinghiale, uno purtroppo deceduto a quindici giorni.
Un evento triste e scoraggiante (abbiamo alimentato noi, inutilmente, il piccolo rifiutato dalla madre) che mi ha altresì messo sull’avviso di quanto proprio facile non sia allevare e ottenere il biondo.

QUINTA CUCCIOLATA (gennaio, 1999).
Ho però ritentato e con esito ben più favorevole. Sempre da Cf3 e Fm2 sono nati 3 femmine cinghiale e 2 maschi fulvi (tra cui Cf7 e Fm3).

SESTA CUCCIOLATA (marzo, 2000).
Sempre da Cf3 ma con Fm1 ho ottenuto 4 femmine cinghiale e 1 maschio fulvo.
Era la terza volta che usavo la stessa riproduttrice accoppiandola a due maschi diversi entrambi fulvi e avevo avuto 12 cuccioli solo 3 dei quali foglia secca.
Cf3 è una cinghiale scuro, con un bel pelo, poca barba, per spiegarmi meglio, “di quelli che non strippi mai”.
La mia prima impressione è stata quindi quella di ritenere che l’accoppiamento tra un fulvo e quello che comunemente definiamo un cinghiale scuro desse sicuramente una più alta percentuale di quest’ultimo.
Inoltre erano ormai 11 i biondi che avevo avuto l’opportunità di vedere e ho potuto incominciare a capire qualcosa di più di questo manto.
Più un cucciolo nasce scuro (rosso o quasi nero) migliore è la sua qualità di pelo.
Molto spesso a poche ore si scambiano soggetti foglia secca per cinghiale, ma ho imparato a riconoscere una discriminante fino da subito.
I biondi non presentano mai le focature alle zampine. Intorno al primo mese un “profano” potrebbe domandarsi ancora di che colore diventerà il suo bassottino.
La presenza di pelo nero, anche se in piccola percentuale, è evidente, in particolare sul muso, la coda e lungo la linea dorsale.
E solo intorno ai sei-otto mesi, e dopo il primo stripping, il bassotto raggiungerà l’omogeneità del mantello.
Ho seguito poi da vicino le tre cucciolate, due delle femmine quasi giornalmente, e continuo a vedere gli altri soggetti.
Ho dunque ben presente il “risultato finale”.
E ho maturato la convinzione che la qualità di mantello di un soggetto come Cf3 è quella giusta da usare con un biondo.
Non solo nascono foglia secca rafforzati ma anche cinghiale scuro con pelo più folto e della lunghezza giusta, per intenderci meglio “alla tedesca”.
Sto dunque cercando di lavorare in questo senso su entrambi i colori.

SETTIMA CUCCIOLATA (dicembre, 2000).
Da Cf4 e Fm3 sono nati 6 cuccioli: 4 fulvi (2 femmine e 2 maschi) e 2 cinghiale (1 femmina e 1 maschio).
Il riproduttore fulvo è uno dei cani che ho venduto e ha un pelo piuttosto abbondante.
La femmina è cinghiale scuro e la qualità del suo manto è davvero ottima.
Tanto che anche le difese sono quasi assenti.
Questa volta l’alta percentuale del colore foglia secca ha smentito le mie aspettative.
Certo ci vorranno molte altre nascite e molti altri accoppiamenti per riuscire a capire qualcosa di più.
Ma il risultato del pelo dei 6 soggetti è stato davvero confortante.
Una femmina e un maschio hanno la stessa qualità del mantello della madre e sono di colore fulvo.
Avevo visto alla Mondiale di Milano un bellissimo kaninchen olandese con la stessa caratteristica e avevo pensato che quello era il traguardo da raggiungere.
E anche uno dei cinghiale ha mantenuto il pelo della madre migliorandone le difese. Forse siamo sulla strada giusta.

OTTAVA CUCCIOLATA (marzo, 2001).
L’accoppiamento di Fm2 con Cf5, femmina cinghiale molto simile nella qualità del manto a Cf2, ha dato 1 femmina fulva, 1 femmina cinghiale, 1 maschio fulvo, 1 maschio cinghiale e ha confermato gli stessi risultati della terza cucciolata. In genere pelo di buona qualità ma non ottimo.

NONA CUCCIOLATA (marzo, 2001, All. della Canterana).
Dalla femmina Cf6 e dal maschio Fm2 sono nati 1 femmina cioccolato e 1 maschio fulvo.
La cucciolata, anche se sfortunatamente così poco numerosa, ha però confermato la mia ricerca.
Cf6 è un soggetto con un ottimo pelo e il maschio che è nato ha un mantello che definirei davvero “desiderabile”. In più, la sorpresa.
Evidentemente il biondo Fm2 e naturalmente Cf6 hanno entrambi l’allele recessivo “b” del colore cioccolato.

DECIMA CUCCIOLATA (novembre, 2001).
Confortata dai risultati e sempre alla ricerca di una femmina foglia secca “con il pelo che voglio io”, ho ritentato l’accoppiamento Cf3 e Fm2.

Ho ottenuto 1 femmina cinghiale, purtroppo nata senza vita, e 1 femmina fulva che, anche se ancora molto piccola, sembra possa non deludere le mie aspettative.

Fino a qui la mia esperienza sui tipi di manto e l’incidenza dei due colori negli accoppiamenti. C’è un’altra domanda che mi pongo spesso e della quale aspetto una “verifica sul campo”. I miei cinghiale daranno mai biondi?

UNDICESIMA CUCCIOLATA (gennaio, 2001).
Cf7 con il maschio cinghiale Cm2 ha dato 2 maschi cinghiale. Cf7 è una mia femmina che ho ceduto.
Lo scrivo più che altro per “dovere di cronaca”, perché mi rendo benissimo conto che non basteranno le cucciolate che sto aspettando e che dovranno passare altro tempo e altri… bassotti, per sapere se uscirà da un mio cinghiale un foglia secca.
Di questo accoppiamento in particolare non conosco nemmeno il pedegree del padre e non so se ha del fulvo nella sua genealogia.
Probabilmente chi ha già lavorato da più tempo sul foglia secca ha avuto modo di farsi una sua idea in materia. Io non posso che avanzare ipotesi.
Ma se mi devo riferire alle letteratura che ho trovato sull’argomento, secondo la quale l’allele “ay” (dominante sull’“at” del focato) è responsabile del genotipo fulvo del bassotto, credo che da nessuno dei soggetti cinghiale nati da un mio fulvo potrà mai nascere un foglia secca.
Il colore fulvo è dominante e non può essere trasmesso in modo recessivo.

Laura Ranza - (dicembre 2001)

Bibliografia:
M. Andreoli, La genetica e il cane, Kallisté Casa Editrice, 1998
M. Burns, M.N. Fraser, Genetica del cane, Ed. Olimpia, 1977

The first litters

Our experience on red colour in wirehaired Dachshunds during the first ten years of our work. Since the beginning (with dogs from the Italian Canterana Kennel with the German Puff’s Kennel blood) we only use red and wild boar wirehaired subjects.
According to our small but careful work the best way to have red wirehaired Dachshunds with a perfect coat is to use wild boar Dachshunds with a very dark and strong coat.
In this way not only the reds improve the quality of their coat but also the wild boars obtain a better texture.
We have a short time and a few births practice but, according to our experience and to the texts we read on this particular theme, red colour is “dominant” and it can’t be transmitted in a “recessive” way.

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